Data:
Ven 13/09/2019

Descrizione:

Che cosa è il significato di “il vuoto di concetti”, un principio buddista? Le tre scuole principali de la ‘via di mezzo’ del buddhismo (Cittamātra, Svātantrika e Prāsaṅgika) offrono spiegazioni della vacuità che sono poco diverse fra loro. Tutte e tre dicono che abbiamo bisogno di concetti per pensare, ma anche che ogni concetto falsifica. Questa lezione spiega l’intuizione di base di ciascuna di queste tre scuole, utilizzando gli esempi presi dalla pratica della degustazione del caffè. Come può esistere un sapore in modo indipendente da chi lo assaggia? Da dove deriva l’oggettività di quel sapore? E come l’oggettività viene derivata dalla soggettività? Quale essenza di sapore esiste fuori dalla lingua? Quali sono quelle pratiche che producono una conoscenza oggettiva? I descrittori del sapore del caffè aiutano a capire i sapori, ma non esistono in modo indipendente dalla situazione. Poiché aiutano molto questi descrittori sono ‘una verità convenzionale’, però questa mancanza di una esistenza intrinseca è il loro vuoto, che è ‘la loro verità ultima’.